venerdì 1 ottobre 2010

ALCUNE PRECISAZIONI


Ho inviato ai gestori del Blog Viva Latiano la seguente lettera:
Cari gestori di Viva Latiano
in questi giorni sono stato attento lettore del vostro Blog, dalla pubblicazione del post datato 23/09/2010 (nel quale avevate affermato che a seguito della fuoriuscita mia, dell’assessore BLE e del consigliere DE FALCO da IDV, 621 elettori sarebbero rimasti senza voce) ai vari interventi che si sono susseguiti. Ho deciso di intervenire, non per alimentare la polemica, ma solo per esplicitare le mie considerazioni in merito.
Innanzitutto mi preme sottolineare che la questione dei 621 elettori senza voce non mi vede d’accordo. Colui che vincendo le elezioni va a ricoprire una carica pubblica non può dar conto solo ai propri elettori, ma deve rappresentare l’intera comunità per la quale ricopre l’incarico. E’ questo un importantissimo principio costituzionale che ogni politico, “dilettante” o professionista che sia, DEVE rispettare. Le scorse consultazioni elettorali avute a Latiano hanno visto diverse liste ottenere centinaia di voti; ebbene, gli elettori di queste liste, che di fatto non hanno alcuna rappresentanza in consiglio comunale, sarebbero quindi cittadini senza voce? Ogni consigliere comunale ha il dovere di ascoltare e dar voce ad ogni cittadino latianese, a prescindere per chi abbia votato.
Non va dimenticato, inoltre, che a differenza delle elezioni politiche nazionali – nelle quali, a causa di una legge elettorale antidemocratica, l’elettore sceglie il simbolo ma non il parlamentare, …che invece sarà scelto dal partito – nelle consultazioni amministrative l’elettore oltre a tracciare la croce sul simbolo SCRIVE ACCANTO IL NOME DEL CANDIDATO. Quindi i cittadini hanno scelto innanzitutto i candidati e poi, come automatica conseguenza, il partito. Non è stato IDV a permetterci di raggiungere il risultato in questione, ma siamo stati noi candidati a far ottenere al partito tale positivo esito elettorale.
Non sono i cittadini, dunque, ma è il partito di IDV semmai ad essere rimasto senza voce, …naturalmente non per responsabilità che vanno imputate a noi.
Siamo usciti da IDV perché abbiamo ritenuto che al suo interno, nonostante la nascita del coordinamento cittadino presieduto da TONINO CONTE,  non si sarebbe mai creata una reale dialettica ne un reale clima di confronto politico. D'altronde il fatto che al vostro post, chiaramente indirizzato al coordinamento del partito, abbia risposto per primo il senatore CAFORIO è abbastanza indicativo, non credete?
Non aggiungo altro. Chi mi conosce sa che non amo la comunicazione asincrona perché non permette un reale confronto in tempo reale. Per questa ragione dichiaro di essere disponibile ad un confronto pubblico (in Tv, in radio o anche in piazza) con il segretario cittadino di IDV TONINO CONTE.
Vorrei però concludere con un’ultima considerazione. In uno degli interventi che hanno fatto seguito al vostro post, siamo stati definiti dal senatore CAFORIO “dilettanti” della politica. Non ne comprendo il senso. Il fatto di essere alla prima esperienza amministrativa esclude forse la presenza di idee innovative, di entusiasmo e di impegno? I partiti, in fase di formazione delle liste, dovrebbero quindi esporre il cartello “si candidano solo politici con esperienza”? Non è proprio IDV a condurre una forte lotta parlamentare affinché il politico non debba ricoprire cariche pubbliche per più di due mandati, proprio per non permettere l’esistenza di professionisti della politica? E comunque, alla luce di quello che oggi rappresenta la politica “professionistica” - che non fa che deludere i cittadini allontanandoli di fatto dalla “ragion di Stato” – credo proprio che essere considerato un “dilettante” della medesima non rappresenti un’offesa. Anzi…

Daniele

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