lunedì 14 novembre 2011

FORSE...ARMATE

A pagina 32 del quotidiano La Repubblica di venerdì 11 novembre 2011 è stata pubblicata un'interessante inchiesta su quelli che sono i costi delle nostre Forze Armate (articolo reperibile online cliccando qui). I dati che emergono sono sorprendenti. Innanzitutto sembra che le spese militari relative all'anno 2010 siano state pari a 27 miliardi di euro (cifre 4 volte superiori rispetto alle somme destinate alle università), ben 3 milioni di euro all'ora, 73 al giorno (rapporto annuale del Sipri).  L'Italia sarebbe dunque al quinto posto per le spese militari pro capite, pur non essendo certo la quinta potenza mondiale. Ma i recenti tagli hanno riguardato anche il settore della Difesa? 

A quanto pare si, ma secondo l'ex Capo di Stato Maggiore dell'aeronautica, Generale Tricarico, questi non hanno eliminato gli sprechi, ma sono andati a incidere pesantemente soprattutto su quegli stanziamenti utili e spesso necessari, quali ad esempio quelli per l'addestramento, per la manutenzione e per le infrastrutture (meno 18,2% su pezzi di ricambio, benzina, voli, ristrutturazioni, etc). Ma quali sarebbero, dunque, gli sprechi operati nel settore militare.

Sicuramente una spesa importante è costituita dai benefit previsti per gli ufficiali d'alto rango: a 44 di loro, infatti, vengono riservati alloggi di 600 metri quadri, oltre che servizi domestici come la lucidatura dell'argenteria o la battitura dei tappeti, per una spesa che dovrebbe aggirarsi attorno ai 3 milioni e mezzo di euro l'anno. Inoltre per 6 di queste figure (Capo di Stato Maggiore della Difesa, i tre Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, il Segretario Generale della Difesa ed il Comandante Generale dei Carabinieri) sarebbe elargita un'indennità speciale dopo il pensionamento pari a circa 409.000 euro a testa. Inoltre nell'inchiesta viene evidenziato il fatto che le nostre Forze Armate sono si costituite da circa 190.000 persone, ma tra queste ben 98.000 unità rivestono i gradi da Ufficiale e Sottufficiale...in pratica un apparato composto per lo più da comandanti piuttosto che da comandati... Tutte queste figure di comando sono realmente necessarie? Desta perplessità, inoltre, il numero di Ufficiali Generali  presenti nelle nostre Forze Armate: in Italia sono circa 600 a dispetto, ad esempio, degli USA dove, per un apparato militare costituito da un milione e 400 mila uomini (quindi quasi 8 volte più numeroso), vi sono solo 900 figure di questo tipo. 

Ma gli sprechi vanno oltre e sarebbero costituiti anche da acquisti spesso esagerati. Ad esempio quello degli elicotteri AV 139 da 49,8 milioni di euro l'uno, oppure l'impegno di spesa per l'acquisto di 8 aerei senza pilota (1,3 miliardi di euro) e di 2 sommergibili (un altro miliardo di euro). Fino ad arrivare al recente acquisto di 19 Maserati blindate da 100.000 euro l'una. Inoltre pare siano partiti ordinativi per circa 1.150 mezzi autoblindo Lince, nonostante che proprio 180 di questi mezzi sono fermi in officina in attesa di essere riparati (attesa che minaccia di essere lunga a causa dei tagli di cui sopra). 

Per una più attenta analisi rimando alla lettura dell'interessante inchiesta prodotta da E. Bellavia ed E. Lauria e pubblicata sul sito de La Repubblica.

Daniele

domenica 30 ottobre 2011

ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA

Negli ultimi giorni ho assistito da spettatore alla campagna strumentale posta in essere su facebook da sedicenti politici professionisti e da altrettanti anonimi aspiranti politici, che non riescono a fare di meglio se non utilizzare l'anonimato quale arma di distrazione di massa e veicolo dell'offesa gratuita. Tra tutte le ingiurie e le assurdità lette (sul caso di Muro Tenente non entro nel merito, visto che lo ha fatto sia il sindaco che l'assessore alla cultura) qualcuno si è permesso di insinuare pubblicamente, citando le mie iniziali, che tale Libera Mente (un profilo anonimo su facebook  dal nome piuttosto pittoresco, anche se decisamente poco originale), potessi essere io. Quando Libera Mente affermava di non essere un politico in incognito ma di essere un normale cittadino, la risposta di questo politico di serie A, chiaramente riferita alla mia persona, terminava testualmente così: "...politico è una parola grossa" .

Spreco parte del mio tempo prezioso per porre un paio di precisazioni al riguardo.

Primo, non ho mai usato pseudonimi per dire la mia; questo "qualcuno" lo sa bene, visto che il sottoscritto non si è mai risparmiato nelle critiche nei confronti suoi e del suo gruppo, che fa capo al partito dell'UDC; inoltre, essendo vagamente egocentrico (lo ammetto), soffrirei non poco a scrivere qualcosa e a non potermi vantare di esserne l'autore.

Secondo, non ritengo sia un'offesa il fatto che la parola politico, riferita alla mia persona, possa essere "una parola grossa". Anzi, credo che sia un complimento. Non voglio essere e non sarò mai un politico professionista (o "grosso" se preferite) poiché, proprio a causa di quello che i medesimi signori rappresentano ai giorni nostri, semplicemente non ho stima per chi di professione fa il politico (anche se fortunatamente non è vero che sono tutti uguali).
Ma soprattutto perché la parola politico, oltre ad essere delle volte una "parola grossa", diviene spesso  una parola sporca (come ci insegna la cronaca politica)...

La politica dovrebbe essere passione attorno a un progetto, a delle idee, non appartenenza ad una casta o a delle associazione privatistiche (i partiti) che da decenni sono la rovina dell'Italia e fanno del clientelismo e del nepotismo il loro vangelo. Siccome in Italia essere un politico vuol dire, purtroppo, proprio questo, sono felice che tale parola, nei miei confronti, abbia una connotazione esagerata. 

Io sono e sarò sempre un normale cittadino, anche se investito della carica di consigliere comunale. E come consigliere comunale cercherò sempre di fare del mio meglio, ascoltando non le voci di dispotici segretari di partito che dettano la loro totalitaria linea politica, ma quelle ben più importanti, pulite e vere dei cittadini comuni. Ma soprattutto lo farò come ho sempre fatto finora, cioè con il mio nome e la mia faccia.


Per cui contattami, fermatemi per strada, telefonatemi, mandatemi una e-mail, insomma dettatemi pure la vostra linea politica, sarò felice di portare in maggioranza le idee, i progetti e le critiche della gente comune. 
Questa non è politica ne paraculismo (che spesso sono sinonimi) ma è la mia dannata verità. 
Che piaccia o meno.

Daniele

martedì 4 ottobre 2011

PALLE DI...NATALE

Intendo esprimere solidarietà a tutti i cittadini di Latiano che hanno seguito l'ultimo consiglio comunale, poiché sottoposti – loro malgrado – all'ascolto degli interventi spesso ai limiti del grottesco del Consigliere PDL Natale. Questi, tra un urlo ed un "voglio dire io", oltre a indirizzare i propri discorsi verso argomenti che non erano all'ordine del giorno (cosa alla quale siamo tristemente abituati), oltre a cercare improbabili cavilli volti a ritardare l'azione amministrativa, oltre ad adoperasi in quella che è la sua infinita campagna elettorale (che forse avrà avuto un inizio, ma che certo pare non avere mai fine), si è addirittura permesso di sconfinare nel chiacchiericcio di paese ponendo in essere argomentazioni consone a un bar, a una piazza o a una comare, ma totalmente inadeguate alla pubblica assise che ha fatto da teatro a tale insensate allocuzioni.

Al consigliere Natale, che oltre a farsi portavoce di pettegolezzi di paese è stato autore di insinuazioni tanto basse quanto infondate, comunico che il dott. De Giorgi, SINDACO della città di Latiano, E' e RESTA il leader di quel progetto che abbiamo condiviso e al quale tutti noi crediamo fermamente. Quel progetto di innovazione e cambiamento che non tarderà ad essere realizzato in ogni suo aspetto.
Per quanto riguarda invece la nostra vice-sindaco, intendo affermare con forza che la dott.sa Milone gode della nostra totale fiducia ed incondizionata stima.


Il resto, appunto, sono chiacchiere da bar...
..."voglio dire io!"

Daniele

sabato 17 settembre 2011

SCUSA MA TI CHIAMO VANDALO

In diverse occasioni l'assessore della provincia di Brindisi BACCARO si è recato a Latiano con l'intento di criticare e di elargire eruditi insegnamenti su come si amministra un paese. In particolare, nella storia recente, celebre è stata la presa di posizione dell'assessore nel criticare la manifestazione culturale KROMATICA (organizzata dall'associazione CIVICO 73 e dell'Amministrazione Comunale), alla quale sono poi conseguite le risposte del sindaco De Giorgi e dell'associazione in questione.

Nelle sua ultima nota, pubblicata sul sito della Gazzetta del Mezzogiorno il 16.09.2011, l'assessore BACCARO si dice "rammaricato" per la risposta prodotta dal Sindaco. L'assessore dichiara infatti che "il senso del suo articolo non era quello di attaccare o offendere il sindaco di Latiano e l'associazione CIVICO 73". In effetti come si possono ritenere offensive frasi del tipo "siamo di fronte ad un vero e proprio imbrattamento"; oppure, "trovo assolutamente incredibile e paradossale leggere la targa con la quale l'Europa annuncia interventi di recupero e vedere come è stata interpretata da chi quella struttura doveva tutelarla e proteggerla"; e ancora, "intendo denunciare i vertici dell'azienda ferroviaria per aver autorizzato un vero e proprio imbrattamento" (dichiarazioni pubblicate dal sito della Gazzetta del Mezzogiorno il 30.08.2011). 
E' chiaro che non siamo dinanzi ad offese di alcun tipo, ne siamo al cospetto di attacchi ... Gli stessi autori dei "bizzarri disegni" (artisti del calibro di Carmelo Conte o di Andrea Sergio) di sicuro non si saranno sentiti offesi nell'aver letto la parola "imbrattamento" volta a qualificare le loro opere.

Ma l'assessore provinciale non si limita ad essere rammaricato. Dalle sue parole ("purtroppo l'articolo in questione ha prodotto le prese di posizione del sindaco di Latiano e dell'associazione CIVICO 73") si evince anche una comprensibile insofferenza, dovuta al fatto che sia il sindaco De Giorgi che i ragazzi dell'associazione hanno inspiegabilmente prodotto delle risposte ai non-attacchi e alle non-offese dell'assessore... Ma come si sono permessi?

Infine l'assessore - giustamente offeso -  nella sua nota ribadisce che, per "evitare polemiche e controversie" (...) sarebbe bastato programmare e progettare l'intervento..."
Forse si. Anzi, probabilmente "sarebbe bastato" anche meno; invece del sopralluogo e della denuncia mediatica, ad esempio, "sarebbe bastata" anche una semplice telefonata chiarificatrice al sindaco De Giorgi, come si conviene tra rappresentanti delle istituzioni.


Ma che volete? Spesso l'ostentazione della polemica ha più risalto, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, nel quale il politico professionista non gode di stima...
Daniele

IL QUALUNQUISMO

Se è vero che "l'uomo per sua natura è un animale politico" è anche vero che il politico per sua natura è un animale furbo.


Trattandosi di un costrutto, non possiamo vedere o toccare la furbizia - men che mai quella politica, ancor più infida - ma possiamo tuttavia osservarne alcuni indicatori che ne dimostrano l'esistenza. Tra questi vi è sicuramente il lessico. Il politico furbo dispone di un insieme di vocaboli che hanno la funzione di stigmatizzare e delegittimare chi lo critica: ad esempio "populismo", "demagogia", "strumentalizzazione", "qualunquismo" etc. Oggi vorrei soffermarmi sull'utilizzo del termine "qualunquismo". Il vocabolo in questione, ai giorni nostri, viene abilmente utilizzato da alcuni politici come aggettivo squalificante, nei confronti di quelle persone che criticano aspramente la politica e non si riconoscono nei partiti (ad esempio Grillo). 

Molti sapranno che "qualunquismo" deriva da un movimento di opinione sorto in Italia nella seconda metà degli anni 40 del secolo scorso; questo movimento (denominato l'Uomo Qualunque) ambiva ad uno stato amministrato da professionisti senza la presenza dei partiti politici. Oggi è ritenuto un atteggiamento di sfiducia nella politica e nel sistema dei partiti che a volte si manifesta in prese di posizione semplicistiche. Ma nel momento in cui alle critiche e alla sfiducia nei partiti si affiancano idee e progetti alternativi a quelli dominanti (ed è quello che ad es. propone Grillo) siamo davvero dinanzi a posizioni "qualunquiste"? Oppure siete d'accordo sul fatto che il termine "qualunquismo" viene utilizzato volutamente a sproposito, con l'unico intento di denigrare quei portatori di novità che hanno voglia di cambiare? 

Un tale nel 1981, in un'intervista a La Repubblica, dichiarò che "i partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela; scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile zero." 
No, non si tratta di Beppe Grillo ma di Berlinguer, uno dei più grandi politici italiani...

Un grande uomo che probabilmente oggi, ad esporre tale pensiero, rischierebbe di sentirsi dare del "qualunquista" da quel furbo animale che è il politico italiano dei nostri giorni.

Daniele

mercoledì 7 settembre 2011

L'ERRORE CHE SCOMPARE


Fino a ieri mattina (07.09.2011) avreste avuto la possibilità di visualizzare un nuovo articolo della gazzetta del mezzogiorno, attraverso il quale l'autore raccontava di un negozio prossimo alla chiusura (le prime due righe) e finiva con il parlare dello staff del Sindaco De Giorgi (il resto dell'articolo).

Leggendo il "pezzo" - e non riuscendo a comprendere il nesso tra le due cose - mi ero subito preoccupato di produrre alcune considerazioni (che potete leggere cliccando QUI) che mi prodigavo a inviare ANCHE alla gazzetta, allo scopo di esercitare quello che nei paesi civili e democratici si dovrebbe chiamare "diritto di replica"; inoltre, nella serata del 06 settembre, si è scoperto che in realtà il negozio di cui si parlava nell'articolo (che aveva costituito il cinico espediente per tornare a criticare l'amministrazione) non stava affatto per chiudere causa disperazione (anzi, non stava chiudendo proprio...) e che il famigerato cartello verde appiccicato sulla saracinesca dell'esercizio (con su scritto appunto "chiuso per disperazione") era stato affisso da qualche ignoto burlone.

Il risultato è che oggi, cliccando il link sopra citato, non visualizzerete un bel niente. L'articolo è stato rimosso, cancellato, cestinato... Inutile dire che il mio diritto di replica è stato nuovamente ignorato...


Ma in fin dei conti diritto di replica a cosa? L'articolo non esiste più...


Daniele


martedì 6 settembre 2011

IL NESSO QUAL'E'?

Mi stavo quasi preoccupando per l'assenza di critiche da parte della Gazzetta del Mezzogiorno online  nei confronti dell'amministrazione De Giorgi. Dopo i quasi 80 articoli negativi prodotti nei primi 12 mesi dalla vittoria elettorale (con una media di circa 6/7 al mese, uno ogni 4/5 giorni) e dopo qualche mese di assordante silenzio, la penna libera (non dai rancori, a quanto pare...) di uno dei redattori/detrattori del giornale torna a colpire. L'argomento non è nuovo - lo staff del sindaco De Giorgi - ma lo è invece il nesso. Questa volta l'autore del pezzo (che potete leggere cliccando QUI) parte da lontano; inizia con il parlare di un negozio di scarpe della città di Latiano che sta per "chiudere per disperazione" e dopo aver evidenziato che all'amministrazione non può essere addebitata alcuna responsabilità, non si sa perché, inizia a criticare la scelta del sindaco di dotarsi di uno staff tecnico.... Ma scusate, il nesso qual'é? Quale elemento collega le due cose?

Sono d'accordo che lo staff tecnico possa essere una scelta più o meno condivisibile...ma perché utilizzare un dramma sociale (quello dell'ennesimo negozio costretto a chiudere) per fare la solita demagogia utilizzando la corsia preferenziale della stampa? Ritengo che questo comportamento sia assolutamente  irrispettoso e irriguardoso nei confronti di quelle persone che avevano deciso di rischiare i propri risparmi per aprire un'attività commerciale, poi - purtroppo - andata male. 

Non si tratta del primo episodio in tal senso: in passato era stata utilizzata la notizia di un incidente automobilistico occorso ad un bambino, investito nei pressi di un parco, per criticare l'attuale amministrazione, responsabile - a detta del giornalista - dell'assenza della recinzione del parco medesimo. 

Gli organi direttivi del giornale dovrebbero finalmente decidersi ad intervenire. I piccoli e grandi drammi della gente comune non dovrebbero mai costituire un espediente per fare battaglie politiche. Una cosa è la critica; un'altra è la lotta politica. Ma forse sarebbe il caso di lasciare fuori da entrambe la gente comune, con le sue difficoltà, i suoi sogni, le sue speranze...e le sue disperazioni.

Diceva Henri Béraud: "il giornalismo è un mestiere in cui si passa la metà del tempo a parlare di cose che non si conoscono e l'altra metà a tacere ciò che si sa". 

A leggere certi articoli mi viene di dargli ragione...

Daniele

martedì 30 agosto 2011

LO SCIOPERO DI CHI NON HA MAI LAVORATO

E' paradossale che il patinato mondo del calcio si fermi per scioperare?
Oppure lo trovate assurdo, senza senso, privo di una reale logica? O magari pensate che sia privo di empatico riguardo nei confronti delle tante persone comuni che faticano ad arrivare alla fine del mese?

O pensate che sia solo triste?

Beh, triste lo è senz'altro. Ma non tanto per il fatto che chi non ha mai lavorato, ma che da sempre guadagna milioni di euro per giocare a pallone, decide di scioperare per tutelare i propri ...privilegi. In fin dei conti, come asseriva Barnard, ogni sistema cooperativo (quindi anche il mondo del calcio) è costituito dall'equilibrio tra quelli che sono i fini organizzativi e quelli che sono i moventi personali dei membri. E quando vengono messi in discussione i moventi personali (in questo caso i privilegi dei nostri campioni) è normale che vi siano delle proteste... che diventano causa di conflitti e proteste.

Ma il fatto triste, paradossale, privo di ogni logica, svuotato da ogni razionalità, è costituito dal fatto che l'italiano medio - cioè quella strana entità che paga le tasse, che paga la crisi, che lotta per poter lavorare e a cui rubano il diritto alla pensione - è dispiaciuto per il rinvio del campionato di serie A.

Tralascio ogni commento a riguardo. Mi limito però a non capire.
Perché ognuno di noi, che sia un appassionato del calcio o meno, alla notizia dello sciopero dei calciatori si sarebbe dovuto incazzare come una bestia... 
Lo sciopero dovremmo farlo noi. Loro lo hanno fatto per una domenica? Bene, noi facciamolo per 3 mesi: 3 mesi senza Mediaset Premium, senza Ski, senza Controcampo e senza la Domenica Sportiva; 3 mesi senza Stadio, senza Studio Sport e senza Mughini; 3 mesi senza Gazzetta dello Sport, senza Corriere dello Sport e senza Tuttosport. Facciamo crollare le vendite, gli ascolti, gli accessi allo stadio. Secondo voi sarebbe un bel segnale? 

Secondo me si. Ma purtroppo è un'utopia. A noi Italiani potete toglierci tutto: dal lavoro alla possibilità di riscattare gli anni universitari; dalla ricerca alla possibilità di sceglierci i nostri rappresentanti in parlamento; MA IL MALEDETTO CALCIO NO! 
...quello non si tocca.

Daniele

giovedì 25 agosto 2011

LE FESTIVITA' SOPPRESSE

E' chiaro che la soluzione ai problemi della nostra economia, dal pesantissimo debito pubblico ereditato dai politici della prima repubblica (molti dei quali siedono ancora in parlamento e in alcuni ministeri) alla totale assenza di lavoro che attanaglia tantissimi giovani, sia la soppressione di alcune festività nazionali. Mica l'abolizione delle inutili province (che in campagna elettorale volevano abolire tutti, ma proprio tutti, dalla destra alla sinistra passando per il centro); mica la drastica riduzione dei parlamentari (che sono quasi 1000, molti dei quali affetti di irriducibile assenteismo); mica la riduzione degli stipendi della casta, di tutta la casta, dai parlamentari ai consiglieri regionali. No, la soluzione ad una crisi della quale tutti negavamo l'esistenza da almeno 3 anni, non può che essere la soppressione di 3 feste nazionali.

Ironia a parte, va bene. Siamo anche disposti ad accettare l'ennesimo sacrificio che ci viene chiesto da empatici onorevoli dal cuore grondante sangue. Ma perché abolire 3 feste nazionali e non 3 feste religiose?

Io sono cristiano ma prima di ogni cosa sono italiano. L'Italia è composta da milioni di cittadini che possono anche non essere cattolici, ma che anzi possono essere buddisti, musulmani, induisti. O anche atei. Perché si aboliscono la festa della liberazione, la festa dei lavoratori e la festa della repubblica e non invece le festa del giorno dei Santi o dell'Immacolata? Perché un ateo o un buddista deve festeggiare Santo Stefano e non può festeggiare la propria repubblica? Lo Stato non dovrebbe essere laico per definizione?
E' paradossalmente ironico, poi, il fatto che tre importantissime feste nazionali vengano soppresse in quello che è il 150° anniversario dell'unità d'Italia...

Ancora una volta siamo di fronte alla manifesta incapacità politica di chi ci governa, che non solo esegue le direttive di Francia e Germania senza discutere, ma che deve anche dare forzatamente conto al Vaticano. Siamo sicuri che le future riforme (se mai ci saranno) verranno varate dal parlamento e non invece dal conclave?

Fumata nera.

Daniele

giovedì 28 luglio 2011

I SOLDI E LA POLITICA

A pagina 38 dell'Espresso del 28 luglio 2011, trovate un interessante reportage ove sono elencati i costi  - anzi gli sprechi - della politica. A parte le cifre esorbitanti che mensilmente percepisce ognuno dei quasi mille parlamentari (circa 14.000,00 euro al mese più 3.700,00 euro per i portaborse e 1.300,00 euro per i taxi, oltre ai viaggi gratis...), mi ha sorpreso scoprire la retribuzione mensile dei vari consiglieri regionali. 

Secondo i dati forniti dal citato numero dell'espresso, in Italia ogni consigliere regionale percepisce mediamente (tra l'indennità netta più il rimborso) ben 8.615,35 euro mensili. Naturalmente questa cifra non è che un mero dato statistico, dato appunto dalla media tra i vari corrispettivi che variano da regione a regione. 

Andando nel dettaglio, infatti, scopriamo che nella regione Sardegna un consigliere regionale guadagna 11.471,00 euro al mese, in Calabria 11.316,00 euro al mese, mentre in Lombardia - con i vari rimborsi - un consigliere regionale può arrivare a percepire ben 12.524,00 euro al mese (per avere i dati completi consultate il numero 30 dell'Espresso del 28 luglio 2011).  

E la Puglia di Vendola? Purtroppo - e dico purtroppo perché trattasi della mia regione - la Puglia non è da meno. Nella classifica nazionale degli stipendi dati ai consiglieri regionali la Puglia è 4°, con una retribuzione mensile pari ad euro 10.433,00.

Daniele

lunedì 25 luglio 2011

CONCORSO E AVVISO D'ASTA

Il Comune di Latiano ha indetto una selezione pubblica per il conferimento di un incarico esterno quale lavoratore autonomo di natura occasionale; verranno scelti 10 rilevatori per le operazioni riguardanti il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni, sulla base di una graduatoria che verrà stilata in base ai titoli in possesso dei partecipanti. E' possibile scaricare il bando e la relativa domanda sul sito del Comune di Latiano, oppure cliccando QUI.

Sempre sul sito del Comune di Latiano - o, se preferite, cliccando QUI - è possibile visionare l'avviso d'asta relativo alla vendita dei lotti, da destinarsi al solo uso commerciale, presenti nel comprensorio dell'area dell'ex biblioteca di via Roma. La riqualificazione dell'area in questione - con la contestuale ristrutturazione dell'immobile che ospitava la biblioteca comunale, che diverrà un centro sociale per gli anziani - è uno dei punti cardine del programma politico/amministrativo dell'attuale amministrazione, ...un progetto, quello di dare a Latiano una nuova piazza, al quale abbiamo sempre creduto e che finalmente potrà realizzarsi.

Inutile dire che spero nella massima partecipazione da parte di tutti. Passate parola.

Daniele

mercoledì 20 luglio 2011

LA GIUSTIZIA DELLA CASTA



Oggi alla camera e al senato, con voto segreto, la casta deciderà se concedere alla GIUSTIZIA la custodia cautelare del deputato Papa (PDL) e del senatore Tedesco (PD)... 


Dico, ma stiamo scherzando? 

Se un "onorevole" è indagato - o addirittura imputato -  per la commissione di fatti per i quali è prevista la custodia cautelare, la misura DEVE essere applicata, così come viene applicata a qualsiasi normale cittadino che infrange determinati articoli di legge per i quali - appunto - è previsto l'arresto cautelativo... 

E poi, perché le camere si devono esprimere con voto segreto? Per permettere ai nostri onorevoli di indignarsi pubblicamente, per poi difendersi l'un l'altro privatamente? Se il deputato X o il senatore Y si oppongono all'applicazione della misura cautelare, io in qualità di cittadino (che pagando le tasse paga le loro "onorevoli" buste paga) voglio, ESIGO, sapere il nome di chi si oppone all'arresto.

E poi, e lo chiedo da uomo di sinistra, qualcuno mi spiega per quale motivo il PD ha permesso che Tedesco diventasse senatore? Non era Tedesco, forse, che all'atto della formulazione delle liste era già indagato per presunti illeciti commessi quando era assessore della prima giunta Vendola? Forse il PD riteneva che Tedesco meritasse il salto di qualità (da assessore regionale a senatore), magari perchè in possesso di un buon curriculum...

Forse sarebbe il caso di considerarci finalmente come esseri pensanti e non come mere unità di un gregge senza cervello. E non si dica che la gente si sta allontanando dalla politica; la gente si sta semplicemente allontanando dalla casta, da una classe dirigente che non rappresenta più nessuno.


Vi darò una piccola anticipazione. Secondo me Papa e Tedesco la faranno franca! Ebbene, se sarà così, vi chiedo: volete continuare ad essere presi per il culo? IO NO! 

Daniele

venerdì 1 luglio 2011

L'UNIONE DELLA CONTRADDIZIONE

Non ci sono dubbi, a Latiano UDC non sta per "Unione Di Centro" ma per Unione Della Contraddizione"...
Al consiglio comunale del 27 giugno 2011 uno degli esponenti UDC, formulando la dichiarazione di voto del gruppo, ha prima sottolineato come la progettualità della maggioranza sia per molti versi simile a quella che stava portando avanti l'UDC; subito dopo ha però affermato che il voto del gruppo UDC sarebbe stato contrario.

Ma perché, se i punti programmatici del nostro bilancio di previsione riprendevano per molti versi l'idea di città che aveva (?) l'UDC, ...proprio l'UDC ha votato a sfavore? Ho provato a chiederlo in consiglio comunale facendo del sarcasmo com'è nel mio stile...ma naturalmente non ho ottenuto risposta. Anzi, uno dei consiglieri UDC ha iniziato a gesticolare nervosamente, intanto che cercava di interrompermi in perfetto stile "Porta a Porta". Nel frattempo un altro esponente dell'Unione della Contraddizione mi ha accusato di essere eccessivamente rabbioso (io???), probabilmente a causa dei cattivi insegnamenti che qualche vecchio politico mi starebbe impartendo. 
Come sempre, quando l'Unione della Contraddizione non ha argomenti per giustificare la confusione della propria azione politica, inizia a parlare di vecchi volponi, di ombre e di orchi crudeli che detterebbero le proprie cattiverie a noi giovani. E poi naturalmente riprende a parlare dello staff del sindaco... La tattica è vecchia come il peccato: quando ci si trova in situazioni scomode si cerca di distogliere l'attenzione di chi ascolta e la si sposta su di un nemico appropriato alla Nils Christie

L'Unione della Contraddizione già in passato ha detto di condividere alcuni nostri progetti...per poi assumere una netta posizione di contrarietà. Ad esempio lo ha fatto in occasione dell'istituzione dell'Azienda Speciale e in occasione della presentazione del piano di lottizzazione della zona Smargiasso.

Insomma, probabilmente gli appartenenti all'Unione della Contraddizione hanno le idee confuse e quando io mi permetto di evidenziarlo apertamente devo dare un certo fastidio. E allora mi dicono che sono cattivo, rabbioso e che vado a scuola di politica dai vecchi volponi. O forse ai consiglieri UDC capita semplicemente di cambiare spesso idea, ed è lecito farlo ci mancherebbe altro; ma se è vero che solo lo stolto non cambia mai idea, siamo sicuri che cambiarla così spesso e così velocemente sia dimostrazione di saggezza?

Concludo con una considerazione politica, dopo tanto "rabbioso" sarcasmo. 
Votando contro il nostro bilancio di previsione l'Unione della Contraddizione non ha votato solo contro la maggioranza, ma ha votato anche contro il completamento del palazzetto dello sport, contro l'apertura anticipata della mensa scolastica, contro le borse lavoro, contro le iniziative rivolte ai diversamente abili e agli anziani, contro la messa in sicurezza dei parchi, etc... 

Il voto dell'UDC, stavolta, è contrario alla città di Latiano, ai suoi bisogni, alle sue necessità e alle sue speranze...

Daniele




martedì 14 giugno 2011

GRAZIE DI QUORUM

Per quanto possano affermare le diverse fazioni, credo il raggiungimento del quorum all'ultimo referendum non sia stato il successo della politica, così come non è stata la vittoria dell'antipolitica. 

Dopo tutti i tentativi di boicottarlo - dal mancato accorpamento con le amministrative, al decreto Omnibus, all'esplicito invito a disertare le urne - il risultato referendario è stato il successo della democrazia vera, pura. Quella democrazia che nasce dal basso, da ognuno di noi, e viaggia fino a raggiungere il cielo. Quella consapevolezza che fa maturare in ognuno di noi l'idea che si, siamo solo piccoli ingranaggi del sistema, ma che assieme possiamo costituire un motore.

E' stata inoltre la vittoria della rete, che è riuscita a fare quello che con naturalezza dovrebbero fare (ma che non fanno) i mass-media tradizionali: INFORMARE!

E' stata la vittoria del "pensiero volto al futuro", che ha prevalso su di un presente che rischiava di divenire sempre più simile al triste passato.

Ma soprattutto è stato il fallimento di questo governo. Credo che sia stato giusto evitare di politicizzare il referendum; l'avversione al nucleare o il volere che l'acqua resti un bene pubblico va oltre il sentirsi di destra o di sinistra. Ma una cosa è certa: i cittadini hanno bocciato ben 4 provvedimenti legislativi che non erano li per caso, ma perché fortemente voluti e creati dai membri di questo governo, per i quali l'esito referendario non può rappresentare altro se non una sonora bocciatura.

Per cui, il fatto che il Premier seguiti a dichiarare di avere con se la maggioranza dei cittadini, più che una verità, pare proprio una sorta di barzelletta.

...ma d'altronde il nostro Presidente di barzellette ne racconta a bizzeffe.........

GRAZIE DI QUORUM A TUTTI!

Daniele Pascariello


venerdì 27 maggio 2011

NON E' SUCCESSO NIENTE

In questi giorni, visualizzando la pagina internet della Gazzetta del Mezzogiorno, mi sono accorto che dal 12 maggio scorso non viene pubblicato alcun articolo su Latiano e la sua attuale amministrazione: sono trascorse addirittura due settimane dall'ultimo "pezzo" (ovviamente contro la compagine amministrativa)... 

Strano, dal momento che il giornale ci aveva abituato a ben altra storia: infatti, in soli 12 mesi gli articoli pubblicati dalla Gazzetta online contro l'amministrazione De Giorgi (dalle fontanelle sporche, allo staff, alla fontana in piazza, etc) erano stati quasi 80, con la media di almeno un articolo ogni 3/4 giorni. Altra sorpresa poi è costituita dal fatto che tantissimi di quegli articoli sono miracolosamente scomparsi dal sito della gazzetta (infatti ne sono rimasti "solo" 27), forse perché  qualcuno avrà ritenuto che fosse ormai giunto il momento di fare un po di pulizia ...anche perché il giornale rischiava di sembrare...di parte.

Insomma, paradossalmente oggi la notizia è costituita dall'assenza di notizie...

Peccato però che tra le notizie non pubblicate vi è quella che per la prima volta dopo tanti anni i giovani amministratori di Latiano, anzichè ricorrere alla nomina diretta (e quindi alle classiche logiche spartitorie) degli scrutatori per il referendum del 12 e 13 giugno, abbiano invece optato per il sorteggio. La Gazzetta non ha pubblicato una riga in proposito, nonostante sia stato inviato all'indirizzo mail del quotidiano un comunicato ufficiale.
...Ma anche questa non è una notizia ma fa parte  di quell'amara realtà alla quale questo giornale ci ha tristemente abituati.

PS: l'immagine e il titolo di questo post sono liberamente ispirati al bel romanzo di Tiziano Sclavi, che consiglio a tutti di leggere.

Daniele

giovedì 19 maggio 2011

LA PAROLA AI CITTADINI

L'esito delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011 sembra aver segnato l'inizio del declino del berlusconismo. In Tv e sui giornali non si fa che parlare del risultato di Milano (il vantaggio di Pisapia sulla Moratti), fatto imprevedibile e sul quale nessuno avrebbe mai scommesso. 

Tuttavia i nostri mass-media, forse volutamente, sembrano ignorare quelle che a mio avviso sono le reali sorprese di questa tornata elettorale. 

Trovo incredibile il fatto che si seguiti a parlare del "terzo polo" - che ha ottenuto una media voti percentuale bassissima, che ruota attorno al 3% - ma che nessuno parli invece del Movimento 5 Stelle, che ha fatto registrare il 15% a Rimini, il 10% a Bologna, il 10% a Ravenna e l'8% a Savona (solo per citare alcuni comuni tra quelli più importanti) raggiungendo una media complessiva del 5% circa. 

E ancor più inspiegabile è il silenzio sul risultato del referendum tenutotosi in Sardegna, ove il 97% percento dei votanti si è detto contrario al nucleare. 

Perché queste verità vengono taciute o comunque relegate in secondo piano (...o terzo)? Il successo del Movimento 5 Stelle e del "SI" al referendum contro il nucleare hanno la stessa matrice esplicativa: la gente è stanca delle solite logiche partitiche e - quando interpellata personalmente (con il voto di preferenza o con il referendum) - è capace di grandi rivoluzioni. 

Il movimento 5 Stelle è formato da ragazzi che non si sentono rappresentati da nessun partito, ma che si raggruppano attorno ad un programma condiviso, a dimostrazione del fatto che se è vero che le ideologie dividono è parimenti vero che i progetti uniscono. E rendono forti. 
Il referendum, con l'esito avuto in Sardegna, dimostra di essere l'arma più potente nelle mani dei cittadini; questo risultato deve trasformarsi nella consapevolezza di quanto sia importante  che OGNUNO DI NOI partecipi al referendum del 12 e 13 giugno 2011 ed esprima, con il voto, il suo PENSIERO... qualsiasi esso sia.

Insomma, la strada è ormai tracciata, ora sta a noi decidere di percorrerla.

Daniele 

sabato 30 aprile 2011

CHIUSURA DEI PASSAGGI A LIVELLO


Al solo scopo di fare chiarezza, l'assessore e amico Antonio Distante ha prodotto il comunicato che pubblico di seguito, ove sono descritti quelli che saranno i VERI interventi da effettuarsi in occasione della chiusura dei 4 passaggi a livello di Latiano. 


Lo scorso consiglio comunale abbiamo approvato lo studio di fattibilità di RFI che prevede la chiusura dei 4 pericolosissimi passaggi a livello che si trovano nel nostro paese. Si tratta di un progetto importante, molto ambizioso e che, come previsto, non ha mancato di suscitare reazioni. Qualcuno è favorevole, qualcun altro ci scherza su, altri sono contrari. Non avevamo la presunzione di mettere d’accordo tutti ma, da quello che ho letto, molte delle perplessità manifestate sono dovute ad una conoscenza solo parziale del progetto, tanto per usare un eufemismo. In particolare, mi ha stupito questo passaggio del comunicato dell’associazione “L’isola che non c’è”, che cito testualmente:
Crediamo sia giusta la richiesta delle Ferrovie Italiane, ma non riusciamo a comprendere la contropartita richiesta dall’Amministrazione comunale che si è limitata a chiedere, a fronte della realizzazione di quanto chiesto dalle Ferrovie, un solo sottopasso pedonale per Cotrino da cui si dovrebbe accedere da via Oria.
Se fosse veramente così sarebbe gravissimo, tutta la zona nord di Latiano verrebbe isolata e la ferrovia diventerebbe un muro quasi invalicabile. Naturalmente non è così ed è bene fare chiarezza, illustrando lo studio di fattibilità che è stato approvato dal consiglio.
L’unica cosa che è chiara a tutti è che i quattro passaggi a livello verranno chiusi. Sulla contropartita comincia la confusione. RFI ci ha proposto di realizzare:
  • Un ponte ed una rotatoria in contrada Cupa. Interpellando l’Anas verrà anche aperto un nuovo ingresso sulla SS 7, già in parte esistente ma mai terminato. Quindi l’accesso al paese sarà più facile e non il contrario, come qualcuno sostiene;
  • Un sottopasso in via Francavilla dotato di passaggio pedonale e ciclabile;
  • Una nuova strada che dalla rotatoria di via Francavilla arriva direttamente al Santuario di Cotrino costeggiando la ferrovia.
A queste tre opere il Sindaco ha chiesto di aggiungere:
  • Un sottopasso pedonale in via Oria per permettere ai pellegrini di raggiungere il Santuario a piedi dalla strada tradizionale oltre che dalla nuova;
  • Un percorso ciclabile e pedonale che congiunge il sottopasso di via Francavilla con la nuova strada per il Santuario, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini che si muovono a piedi o in bici.
Come si può facilmente vedere il quadro complessivo è ben diverso da quello prospettato da qualcuno; le vie di comunicazione e le connessioni non diminuiscono ma si moltiplicano, com’è giusto che sia. Tutto questo a totale carico di RFI, in parole povere il Comune di Latiano non caccia un €. E scusate se è poco…

Distante Antonio

mercoledì 27 aprile 2011

LE PROFEZIE DI PASCARIELLUS

Notando le costanti critiche ricevute dal solito organo di stampa, dai soliti partiti e dalla solita associazione (?) non posso fare a meno di fare una previsione. Alle prossime elezioni comunali la coalizione avversaria  sarà così composta: UDC, IDV, Isola che non c'è e Verdi. 
Tutti  a sostegno di GIULIANO o ARGENTIERI, naturalmente con la Gazzetta a tessere le lodi dei candidati. Un bel gruppo, insomma.
Poi, naturalmente ci sarà la destra, con il PDL (chissà se si chiamerà ancora così...) accompagnato dalle solite 2/3 liste civiche ...che puntualmente cessano di esistere con il cessare delle consultazioni elettorali (che fine ha fatto "Sviluppo e Legalità" del 2007 o "Rinascita per Latiano" del 2010?).

Nel frattempo continuerà ad essere un vero piacere vedere all'opposizione le maggiori realtà politiche italiane presenti in parlamento (PDL, PDsenzaelle e UDC)... E' la dimostrazione del fatto che la gente ha da tempo cessato di credere nei "grandi partiti " (indistintamente se di destra, di centro o di sinistra) ma non ha smesso di confidare nella politica, quella con la "P" maiuscola. Quella politica che permette alla democrazia di sorgere dal basso, dalla gente comune. Un pò come è accaduto proprio a Latiano, dove le elezioni le abbiamo vinte noi ragazzi comuni, ma soprattutto le hanno perse i "grandi partiti"...

E su questa realtà non ci sono strumentalizzazioni che tengano. Ne maldicenze. Ne articoli denigranti.
La gente sarà anche comune ma certo non è stupida.


PS: per quanto riguarda la profezia, tra qualche anno sapremo se avrò avuto ragione o meno.

Daniele

martedì 26 aprile 2011

LA CITTA' ISOLATA


Nei giorni scorsi la Gazzetta del Mezzogiorno - vale a dire il gazzettino di propaganda politica di qualche pseudo giornalista aspirante sindaco - ha dedicato il suo sito e le sue pagine alla città di Latiano (chissà come mai...), attaccandone ancora una volta l'attuale amministrazione. Questa volta viene aspramente criticato l'accordo che l'amministrazione ha posto in essere con le Ferrovie dello Stato; in pratica le ferrovie hanno chiesto la chiusura dei 4 passaggi a livello esistenti, offrendo in cambio la realizzazione di ponti, sottopassaggi e piste ciclo-pedonali, senza nessun tipo di impegno economico da parte del comune. E l'amministrazione - naturalmente - ha accettato, soprattutto in considerazione della pericolosità dei 4 passaggi a livello in questione. 
La Gazzetta, però, afferma che a causa di questo accordo "il centro urbano è isolato" ....  La notizia è incompleta; la Gazzetta ha dimenticato di dire che non solo la città sarà isolata (quindi nessuno potrà accedervi) ma ad ogni uscita del paese verranno posti degli addestratissimi cecchini, che avranno l'incarico di sparare a chiunque cerchi di andar via da Latiano.

Viene poi criticata, oltre che dalla stampa anche da alcuni politici locali, la scelta di chiudere il passaggio livello di via M. L. King per i seguenti motivi: 1) il passaggio in questione verrebbe utilizzato da molti per accedere alla zona industriale, sebbene sia agibile solo quando non piove (causa allagamento dello stesso). 2) Il passaggio in questione è costato ben 700.000,00 euro, quindi sarebbe un peccato chiuderlo. 
La scorso martedì ho voluto accertare personalmente la veridicità di queste affermazioni, quindi sono stato tutta la mattinata ad osservare il transito dal passaggio di M. L. King. Risultato? Non è passato nessuno.

Quanto al costo di 700.000,00 euro, mi chiedo: PERCHE' SONO STATI SPRECATI TUTTI QUEI SOLDI PER UN PASSAGGIO DI FATTO INUTILIZZATO, QUANDO A LATIANO C'ERANO E CI SONO BEN ALTRI PROBLEMI? Ad esempio, invece di produrre (ORA!) mozioni sullo stato dei parchi, perché non si è utilizzata parte di quei soldi per metterli a posto...? 

Mi chiedo poi, PERCHE' I LAVORI DEL SOTTOPASSAGGIO DI VIA M. L. KING, BENCHE' LAUTAMENTE PAGATI, SONO STATI EFFETTUATI COSI' MALE, TANTO CHE BASTANO DUE GOCCE PER RENDERE IMPRATICABILE IL PASSAGGIO? 700.000,00  euro non erano forse sufficienti?

Secondo questi giornalisti e questi statisti locali, non solo non avremmo dovuto accettare la vantaggiosa proposta delle ferrovie, ma avremmo anche dovuto impegnarci a spendere altri soldi PUBBLICI per rendere praticabile un ORRORE politico e amministrativo commesso da chi ci ha preceduto.

Ci dispiace ma non credo che seguiremo questi "preziosi consigli" per un motivo semplice semplice: noi, a differenza di qualcuno, vogliamo bene alla nostra città.

Daniele


domenica 27 marzo 2011

A SCUOLA DI POLITICA E GALATEO

Il senatore Caforio, premettendo di non avere nulla di personale contro il Sindaco De Giorgi, seguita ad accusare il medesimo e i suoi collaboratori di "scarsa conoscenza del galateo e del cerimoniale"... Deve trattarsi dello stesso senatore che, dimostrando alto senso del galateo e del cerimoniale, si è rifiutato di partecipare al consiglio comunale dedicato ai 150 anni dell'unità nazionale, tenutosi alla presenza del Prefetto di Brindisi e dei ragazzi delle scuole. 

Probabilmente si tratta anche di quel senatore che, come prescritto dal galateo e da quel codice dell'umiltà del quale solo lui è possesso, in un comunicato stampa di qualche mese fa riferiva di non abbassarsi a confronti con politici di serie B (quindi, autoproclamandosi implicitamente un politico di serie A).

Sempre per dimostrare di non avere nulla di personale con il Sindaco De Giorgi, nel comunicato pubblicato sul Blog "Idv Circolo di Latiano" il 26 marzo 2011 (che potete leggere cliccando QUI), terminata la lezione di cerimoniale e galateo, il parlamentare ne inizia una di politica, con tanto di accuse ("la giunta e i suoi consulenti non curano gli interessi della città di Latiano") e di consigli lungimiranti ("consiglio di cambiare rotta e affrontare con maggiore modestia e umiltà le critiche..."). Probabilmente la concezione che ha il senatore dell'umiltà, consiste nel restare in silenzio dinanzi alle sue accuse. Ebbene, per quanto mi riguarda, credo proprio che continuerò a esporre il mio pensiero, anche a rischio di non apparire umile al nostro parlamentare.

Prima di concludere vorrei porre una domanda al senatore, sempre a proposito delle lezioni di politica: senatore, può avere la cortesia di riferirci cosa ha fatto per la nostra città in tutti questi anni di mandato a palazzo Madama, avendo cura di specificare di quali interventi è stato personalmente promotore

Conoscere i suoi meriti sarà senza ombra di dubbio la migliore delle lezioni di politica che si possa desiderare. Grazie.

Daniele