mercoledì 7 settembre 2011

L'ERRORE CHE SCOMPARE


Fino a ieri mattina (07.09.2011) avreste avuto la possibilità di visualizzare un nuovo articolo della gazzetta del mezzogiorno, attraverso il quale l'autore raccontava di un negozio prossimo alla chiusura (le prime due righe) e finiva con il parlare dello staff del Sindaco De Giorgi (il resto dell'articolo).

Leggendo il "pezzo" - e non riuscendo a comprendere il nesso tra le due cose - mi ero subito preoccupato di produrre alcune considerazioni (che potete leggere cliccando QUI) che mi prodigavo a inviare ANCHE alla gazzetta, allo scopo di esercitare quello che nei paesi civili e democratici si dovrebbe chiamare "diritto di replica"; inoltre, nella serata del 06 settembre, si è scoperto che in realtà il negozio di cui si parlava nell'articolo (che aveva costituito il cinico espediente per tornare a criticare l'amministrazione) non stava affatto per chiudere causa disperazione (anzi, non stava chiudendo proprio...) e che il famigerato cartello verde appiccicato sulla saracinesca dell'esercizio (con su scritto appunto "chiuso per disperazione") era stato affisso da qualche ignoto burlone.

Il risultato è che oggi, cliccando il link sopra citato, non visualizzerete un bel niente. L'articolo è stato rimosso, cancellato, cestinato... Inutile dire che il mio diritto di replica è stato nuovamente ignorato...


Ma in fin dei conti diritto di replica a cosa? L'articolo non esiste più...


Daniele


2 commenti:

  1. Ma perche', invece di affannarsi a contrattaccare, non ci date delle convincenti spiegazioni di quelli soldi dei consullenti?
    Cosi' la finiamo no? e vediamo se tenete ragione voi o Loro.

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  2. Giuseppe,
    il tuo commento è fuori tema. Nel mio post non parlo dello staff del sindaco; non lo lodo come non lo critico. Mi limito a evidenziare come certi "giornalisti" politicamente impegnati utilizzino qualsiasi espediente per criticare l'amministrazione. Ben vengano le critiche, ci mancherebbe altro. Ciò che non sopporto è che si speculi su drammi personali (in questo caso, fortunatamente, si trattava di una bufala) per produrre articoli orientati politicamente...

    Se io avessi speso tutti i miei risparmi per aprire un'attività commerciale e la stessa fosse poi fallita, mi incazzerei di brutto a essere usato come espediente da un giornalista che si prodiga a fare ostruzionismo politico invece che informazione.

    Dal punto di vista etico è immorale. Il mio messaggio è chiaro: vuoi criticarci? Fallo pure, ma non servirti di una piccola tragedia sociale per creare l'incipit del tuo articolo. Che sia chiaro una volta per tutte: non è il fine che ho criticato...ma il mezzo con il quale il "cronista" ha cercato di perseguirlo.

    Daniele

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