domenica 30 ottobre 2011

ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA

Negli ultimi giorni ho assistito da spettatore alla campagna strumentale posta in essere su facebook da sedicenti politici professionisti e da altrettanti anonimi aspiranti politici, che non riescono a fare di meglio se non utilizzare l'anonimato quale arma di distrazione di massa e veicolo dell'offesa gratuita. Tra tutte le ingiurie e le assurdità lette (sul caso di Muro Tenente non entro nel merito, visto che lo ha fatto sia il sindaco che l'assessore alla cultura) qualcuno si è permesso di insinuare pubblicamente, citando le mie iniziali, che tale Libera Mente (un profilo anonimo su facebook  dal nome piuttosto pittoresco, anche se decisamente poco originale), potessi essere io. Quando Libera Mente affermava di non essere un politico in incognito ma di essere un normale cittadino, la risposta di questo politico di serie A, chiaramente riferita alla mia persona, terminava testualmente così: "...politico è una parola grossa" .

Spreco parte del mio tempo prezioso per porre un paio di precisazioni al riguardo.

Primo, non ho mai usato pseudonimi per dire la mia; questo "qualcuno" lo sa bene, visto che il sottoscritto non si è mai risparmiato nelle critiche nei confronti suoi e del suo gruppo, che fa capo al partito dell'UDC; inoltre, essendo vagamente egocentrico (lo ammetto), soffrirei non poco a scrivere qualcosa e a non potermi vantare di esserne l'autore.

Secondo, non ritengo sia un'offesa il fatto che la parola politico, riferita alla mia persona, possa essere "una parola grossa". Anzi, credo che sia un complimento. Non voglio essere e non sarò mai un politico professionista (o "grosso" se preferite) poiché, proprio a causa di quello che i medesimi signori rappresentano ai giorni nostri, semplicemente non ho stima per chi di professione fa il politico (anche se fortunatamente non è vero che sono tutti uguali).
Ma soprattutto perché la parola politico, oltre ad essere delle volte una "parola grossa", diviene spesso  una parola sporca (come ci insegna la cronaca politica)...

La politica dovrebbe essere passione attorno a un progetto, a delle idee, non appartenenza ad una casta o a delle associazione privatistiche (i partiti) che da decenni sono la rovina dell'Italia e fanno del clientelismo e del nepotismo il loro vangelo. Siccome in Italia essere un politico vuol dire, purtroppo, proprio questo, sono felice che tale parola, nei miei confronti, abbia una connotazione esagerata. 

Io sono e sarò sempre un normale cittadino, anche se investito della carica di consigliere comunale. E come consigliere comunale cercherò sempre di fare del mio meglio, ascoltando non le voci di dispotici segretari di partito che dettano la loro totalitaria linea politica, ma quelle ben più importanti, pulite e vere dei cittadini comuni. Ma soprattutto lo farò come ho sempre fatto finora, cioè con il mio nome e la mia faccia.


Per cui contattami, fermatemi per strada, telefonatemi, mandatemi una e-mail, insomma dettatemi pure la vostra linea politica, sarò felice di portare in maggioranza le idee, i progetti e le critiche della gente comune. 
Questa non è politica ne paraculismo (che spesso sono sinonimi) ma è la mia dannata verità. 
Che piaccia o meno.

Daniele

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