giovedì 3 marzo 2011

IL PREDICARE E IL RAZZOLARE

Premessa: il titolo di questo intervento è ispirato alle parole di un anonimo che commentò il post "IL PULPITO E LA PREDICA" concludendo "...io lo avrei intitolato il predicare e il razzolare..."

In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad un vero è proprio bombardamento mediatico contro il piano di lottizzazione approvato lo scorso consiglio comunale dall'amministrazione De Giorgi. Il fatto che i protagonisti di questo attacco - politici locali e provinciali, associazioni, partiti e certa stampa - stiano ponendo in essere quella che a mio avviso non è altro che una mera campagna di delegittimazione dell'operato dell'attuale compagine amministrativa, mi spinge ad intervenire allo scopo di controbattere punto per punto le varie affermazioni che sono state prodotte in questi giorni. 

PARTITI: Gli ecopacifisti hanno dichiarato pubblicamente (anche sul mio blog, vds commenti del prof. Calcagno sul post "L'INTERROGATIVO INSOLUTO") che la lottizzazione approvata è inutile poiché a Latiano non sussistono problemi abitativi, dal momento che in città ci sarebbero 1200 case vuote. Peccato che moltissime delle case vuote delle quali si parla sono al limite dell'agibilità e - per essere abitate - necessitano di importanti interventi di ristrutturazione che fanno lievitare il costo finale sopra le 100.000,00 euro. D'altro canto, coloro che posseggono le poche abitazioni abitabili, si guardano bene dal venderle e se lo fanno i prezzi sono sempre superiori alle 100.000,00 euro. Questo è il motivo per il quale le case a Latiano hanno un prezzo pari al doppio rispetto ai comuni limitrofi (questi sono fatti inconfutabili che chiunque può verificare personalmente). Consentendo di costruire (tra l'altro, per quanto riguarda Smargiasso, si tratta di un diritto che i proprietari di quelle zone hanno già acquisito da tempo) non si fa che aumentare l'offerta: il risultato sarà un inevitabile abbassamento dei prezzi. Gli ecopacifisti affermano poi che Latiano si starebbe spopolando.... Per forza: molte giovani coppie, pur di risparmiare la metà sull'acquisto di una casa, preferiscono andare a vivere in quei comuni limitrofi dove il prezzo di una abitazione è di molto inferiore rispetto a Latiano. Gli aspetti evidenziati dagli ecopacifisti sono indubbiamente correlati...ma in senso inverso: non è che non si deve dare la possibilità di costruire perché la gente va via da Latiano; la gente va via da Latiano perché non viene data la possibilità di costruire...

POLITICI PROVINCIALI: Leggo una accozzaglia di gravi allusioni e pesanti insinuazioni contenute in un comunicato del consigliere comunale e provinciale Gioiello Antonio. Il medesimo però scrive anche dei pareri e delle opinioni, dichiarandosi da sempre contrario al piano di lottizzazione e aggiungendo che il comune già da tempo si sarebbe dovuto dotare di "un piano urbanistico più moderno e adeguato, rispetto al datato Piano di Fabbricazione". Giusto, già da tempo! Gioiello però dimentica di fare parte egli stesso - già da tempo! - della scena politica locale...: perché in tutti questi anni non ha tradotto in fatti le sue buone intenzioni? Di quali interventi urbanistici si è fatto promotore in tutta la sua carriera politica? L'immobilismo politico degli ultimi anni non è forse il maggior responsabile della situazione urbanistica attuale? Certo, Gioiello ha espresso dissenso su alcune proposte, dimostrando quantomeno un certa coerenza; ma è vero anche che "distruggere" non significa certo "costruire" e che, se certe soluzioni a talune problematiche non si condividono, si dovrebbero quantomeno contrastare con soluzioni alternative e non con la demagogia.

POLITICI LOCALI: Anche il consigliere Argentieri (UDC) pare che abbia espresso una sorta di implicita contrarietà al piano di lottizzazione, appoggiando la raccolta firme dell' "isola che non c'è". Ma scusate, non era Argentieri che nel mese di gennaio 2010 (quando si era in piena pre-campagna elettorale) dichiarava testualmente sul suo blog (vi invito di leggere il post integrale cliccando QUI ) che "...per ciò che attiene l'assetto urbanistico e in considerazione dello stato di forte crisi in cui versa il settore edilizio locale (...) riteniamo necessario approvare piani di lottizzazione che interessino zone di completamento come Smargiasso, Mulini a Vento, Biondo e via Salento". Perché ora è contrario? Con quelle parole si era praticamente fatto promotore di questa tipologia di intervento urbanistico; in più, facendo parte di un partito, probabilmente queste sue affermazioni erano condivise, se non dal resto della coalizione, quantomeno dal resto dell'UDC (sempre che all'interno dell'UDC vi sia dialogo e partecipazione tra i facenti parte). Ma allora perché proprio il gruppo UDC non si è presentato allo scorso consiglio comunale? Per protesta, affermano. Ma che tipo di protesta? Sono d'accordo o no? Perché non lo dicono chiaramente? 

ASSOCIAZIONI: Come sappiamo l'associazione l' "isola che non c'è" ha promosso una raccolta firme per annullare la delibera relativa alla lottizzazione di Smargiasso. Va bene; è espressione di democrazia dare la possibilità a tutti di produrre pareri e contribuire così alla costruzione democratica del nostro paese. Vorrei solo ricordare, però, che l'associazione in questione era ad un passo dal divenire lista civica alle ultime consultazioni elettorali, a sostegno del sig. Giuliano, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno nonché - se non erro - membro proprio dell' "isola che non c'è". Per cui, quando qualcuno - riferendosi all'associazione in argomento - parla di società civile, sbaglia (forse consapevolmente): a mio avviso si tratta di una reale forza politica locale: non società civile, quindi, ma vero e proprio movimento politico. 

STAMPA: Una notizia dovrebbe limitarsi alla mera e pura esposizione di un fatto. Nel momento in cui alla cronaca del fatto si aggiunge anche solo una considerazione personale del giornalista, siamo di fronte al prodotto, non di un cronista, ma di un opinionista. Stiamo attenti a questo particolare perché la differenza è tanto sottile quanto fondamentale. Inoltre, quando alle considerazioni personali si aggiungono delle proposte alternative a quelle (ad esempio...) di una amministrazione comunale, non stiamo più leggendo i pensieri di un opinionista, bensì delle precise posizioni politiche assunte da colui che sembra aspirare a diventare a sua volta un attore politico. Sono fermamente convinto che sia legittimo cimentarsi in una esperienza politico/amministrativa, cercando con le proprie idee di dare il proprio contributo alla collettività; non trovo giusto però disporre di un potente mass-media (come ad esempio può essere un giornale) per produrre considerazioni di natura politica nonché, finanche, pesanti allusioni sulla moralità di chi ha ricevuto democraticamente l'incarico di amministrare una, seppur piccola, realtà. In questa era la stampa - sia di destra che di sinistra e sia locale che nazionale - dimostra quotidianamente di preferire l'assunzione di posizioni politiche al ruolo naturale che invece dovrebbe svolgere: la sola e fedele narrazione dei fatti. Certi articoli che spesso ci capita di leggere non appartengono alla "notizia", ma sono parte di un preciso pensiero politico. Nulla in contrario alla libertà di pensiero politico (ci mancherebbe), ma i canali attraverso cui esplicitarlo dovrebbero essere altri. E comunque, ritengo che quando un giornale - oltre ad assumere una posizione politica - concede spazio a parti politiche avverse a un progetto, dovrebbe quantomeno concedere la stessa possibilità anche a coloro i quali in quel progetto hanno creduto. 

Per questo motivo invierò queste mie opinioni anche alla Gazzetta del Mezzogiorno: se il comunicato verrà pubblicato sarà stata garantita la possibilità del contraddittorio. Diversamente, la mancata pubblicazione costituirà comunque un fatto che non potrà che essere spiegato nella maniera che ognuno riterrà più congegnale.

Concludo affermando che, rispetto al passato, l'attuale amministrazione si sta contraddistinguendo per il costante sforzo nel cercare di dare risposte a quelle che da anni sono le domande dei cittadini. Certo, determinate scelte possono - nell'immediato - non essere condivise da talune parti politiche; ma a costoro che si dichiarano avversi mi limito a chiedere: quando uscite dai vostri dotti salotti, vi capita mai di scambiare qualche parola con la gente comune? Ne avete mai indagato le problematiche? Ne avete mai analizzato le difficoltà?

Daniele

1 commento:

  1. Altro che associazione...l'isola che non c'è è un vero partito e Giuliano è il suo leader, che utilizza il suo status di giornalista non per dare notizie ma per fare politica...

    Daniele continua così

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